mercoledì 28 maggio 2008

Dal Vangelo di oggi :commento

Nel Vangelo di oggi ascoltiamo il discorso della sofferenza, della morte e della risurrezione di Cristo. Gesù dice ai suoi apostoli che,salito a Gerusalemme, i sommi sacerdoti e gli scribi lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno. E, proprio qui, nasce la domanda: Il Salvatore doveva davvero soffrire e morire perchè il mondo fosse riscattato dai suoi peccati? Essendo Dio, poteva riscattarci senza sofferenza e senza morte. Ma ha avuto piet à di noi, che siamo destinati a soffrire e a morire per inostri peccati. Sapeva bene, infatti, che ci avrebbe attirato a sè in questo modo, attraverso la sofferenza, per distruggere i nostri peccati. Da noi vuole solo questo: che ci abbassiamo e riconosciamo il nostro stato di peccatori. E ci grida: Venite a me, voi tutti,che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore,e troverete ristoro per le vostre anime (Mt 11,28-29). La sofferenza di Cristo un grande mistero, così come il suo amore per la creazione e per gli uomini, divenuti, con il battesimo, membra del suo corpo. La sofferenza e la morte di Cristo sono ancora più grandi per ilfatto che egli continua a soffrire nelle membra del suo corpo, nei suoi figli innocenti, poveri e abbandonati. Nel sacrificio della Messa, egli si offre ogni giorno in sacrificio,per loro e per tutti noi, al Padre dei cieli.

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