martedì 27 gennaio 2009

Il Vangelo di Domenica 1 Febbraio 2009



Dal Vangelo secondo Marco


In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Parola del Signore

domenica 25 gennaio 2009

Il Papa: nuove tecnologie, dono per l’umanità

(Nella foto il vecchio Papa Giovanni Paolo II°)
Il Papa in un click. In quel YouTube che, oggi, è il più globale dei punti d’incon­tro online. Contenitore nuovo per una missione che tuttavia, alla fine, è sempre la stessa: «Essere presenti come cristiani là dove le persone si incontrano». È in questa immagine che l’arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni so­ciali, ha condensato il significato del nuovo ca­nale vaticano aperto, in collaborazione con Google, su YouTube. «Un’evoluzione del tut­to naturale, che corri­sponde alla presenza della Chiesa nel mon­do », ha spiegato nel da­re l’annuncio padre Fe­derico Lombardi, diret­tore – oltre che della Sa­la stampa della Santa Sede – della Radio Vati­cana e del Centro tele­visivo vaticano (Ctv). «Siamo convinti – ha aggiunto Lombardi – che dappertutto ci siano persone attente e sensibili, interessate ai messaggi, alle pro­poste, alle posizioni sui grandi problemi del mondo d’oggi di un’autorità morale di alto livello come il Papa, e in generale la Chiesa cattolica». Non a caso, la notizia è stata data nel cor­so della conferenza stampa di presenta­zione del Messaggio per la 43 ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali scrit­to da Benedetto XVI, che «è stato perso­nalmente informato» dell’iniziativa, che ha approvato «con la sua abituale gentilezza e cordialità». Con la scelta di YouTube, «uno dei grandi 'areopaghi' della comunicazio­ne nel mondo di oggi», per Lombardi è sta­to «iniziato un cammino» che sicuramen­te vedrà «sviluppi e miglioramenti sia per l’offerta contenutistica sia per l’aspetto tec­nico ». A disposizione dei cybernauti, al momen­to, almeno un un paio di videonews sul­l’attività del Papa e gli eventi vaticani (in inglese, spagnolo, tedesco e italiano), i link ai siti di Ctv e Radio Vaticana, al sito ufficiale vatican.va e al nuovo sito dello Stato della Città del Vaticano. «Molto importante», per Lombardi, anche il link al canale di h2o­news, «che riporta molte altre videonews sulla vita della Chiesa nel mondo, risultato della collaborazione con numerose televi­sioni cattoliche di vari Paesi a cui pure si può accedere tramite il canale di h2onews ». Nella finestra di YouTube/Vatican – che non ha pubblicità e che dunque non ha fini di lucro – sotto il video principale tre altri link rimandano alle fonti di informazione vati­cane di attualità: alla pagina web della Ra­dio Vaticana (nella stessa lingua), alla pa­gina del Bollettino della Sala Stampa, con i testi completi in lingua originale, e all’edi­zione de L’Osservatore Romano. Non è pre­vista la possibilità di scaricare i contenuti del sito. Per quanto riguarda invece l’interattività, è possibile inviare un messaggio e-mail, con­dividere un canale, inserire su iGoogle e mandare un commento: «Diciamo onesta­mente – ha affermato Lombardi a que­st’ultimo riguardo – che non abbiamo pre­visto la pubblicazione dei commenti e la nostra reazione: attualmente non sarem­mo in grado di gestire un flusso 'mondia­le' di commenti e risposte. In ogni caso, ri­cevendo commenti e messaggi, studiere­mo come continuare la strada». Del fatto che «il futuro porterà ulteriori ed entusiasmanti sviluppi» s’è detto certo, del resto, anche Henrique de Castro, Managing Director Media Solutions di Google, pre­sente ieri alla conferenza stampa in cui è stata presentata la nuova iniziativa. «La Chiesa cattolica – ha sottolineato de Castro – ha capito l’opportunità» che il web e le nuove tecnologie le offrivano per diffon­dere il suo messaggio e «vi ha aderito», in sintonia del resto con «la sua lunga storia nel sondare nuovi modi di comunicazio­ne ». «Noi – ha aggiunto – siamo onorati che il Vaticano abbia scelto questo sito per co­municare con gente di tutto il mondo, e siamo contenti che la nostra comunità avrà così ac­cesso alle parole e agli interventi del Papa su alcuni dei problemi più importanti per il mon­do d’oggi». Il canale del web rap­presenta «una perfetta combinazione tra con­tinuità e innovazione», con il quasi miliardo e mezzo di persone onli­ne. Una 'comunità' che «non conosce geografia, età o razza», e davvero molto attiva, con ol­tre 15 ore di materiale scaricato su YouTu­be ogni minuto, a confermare che «il video è diventato uno dei linguaggi più comuni del mondo». La tecnologia, inoltre, «dà ac­cesso ad ogni livello» tanto che i cittadini possono rivolgere oggi le loro domande di­rettamente ai candidati alle presidenziali. Spedire una e-mail, condividere un canale, inserire su «iGoogle» e inviare un commento Così il Vaticano «apre» progressivamente all’interattività. Celli: «Essere presenti come cristiani là dove le persone si incontrano»
(dal Giornale Avvenire)