martedì 28 dicembre 2010

VERGOGNOSO :FURTO ALLA FRATRES DI PALESE

Il Gruppo FRATRES - "S. Michele Arcangelo" rende noto a tutta la comunità di Palese e Santo Spirito quello che presumibilmente è accaduto tra le notti del 24 ed il 25 Dicembre 2010. Alcuni "esseri ignobili" , hanno letteralmente DANNEGGIATO e DEPREDATO la sede della Fratres di Palese sita in via Amedeo di Savoia(presso l'Edificio scolastico Duca D'Aosta) dei beni comuni e di utilità per la vita degli ammalati, verso i quali è rivolto l'operato di circa 700 soci donatori. Nonostante tutto il Gruppo della benemerita associazione non diminuirà il suo impegno, ma al contrario continuerà con maggiore intensità. La loro opera quotidiana a favore del prossimo, pur trovando ostacoli (anche così meschini!), potrà essere rallentata, ma non scoraggiata,Tutti i soci sono forti della convinzione che il loro servizio è e sarà volontario, anonimo, responsabile, ma soprattutto gratuito.

sabato 25 dicembre 2010

BUON NATALE A TUTTI I NOSTRI LETTORI


Domani sera Domenica 26 Dicembre 2010 "PRESEPE VIVENTE" a cura dei ragazzi dell'A.C.R.

venerdì 17 dicembre 2010

Terza edizione presepe vivente

Il presepe vivente giunto alla terza edizione si terrà nella Parrocchia Stella Maris di Palese ubicata nelle vicinanze del porticciolo .L’inaugurazione curata dai ragazzi dell’A.C.R (Azione Cattolica Ragazzi) si terrà il giorno 18 Dicembre alle ore 19,30; previste anche aperture per i visitatori per i giorni 26 Dicembre e per il 2 e 6 Gennaio 2011 dalle ore 19,30 alle 21,30.L’animazione del presepe ,nei giorni stabiliti, sarà curata sempre dai ragazzi dell’A.C.R. e tutte le serate saranno allietate da degustazioni natalizie.

martedì 7 dicembre 2010

APPUNTAMENTI

Giovedi 9 Dicembre 2010 alle ORE 19.00: CATECHESI sul DIACONATO GUIDATA da MONS. VITO BITETTO
Domenica 12 Dicembre 2010 ORE 19.00: CATTEDRALE di BARI ORDINAZIONE DIACONALE di GIACOMO LEUZZI

sabato 4 dicembre 2010

Il Vangelo di Domenica 5 Dicembre 2010

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!».
E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

Parola del Signore

sabato 27 novembre 2010

Il Vangelo di Domenica 28 Novembre 2010

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore

domenica 21 novembre 2010

Il Vangelo di Domenica 21 Novembre 2010

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Parola del Signore

domenica 14 novembre 2010

Il Vangelo di Domenica 14 Novembre 2010

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Parola del Signore

venerdì 12 novembre 2010

Assenblea di Azione Cattolica

Domenica 14 Novembre 2010 alle ore 17,00 nel salone si svolgerà l’assemblea parrocchiale dei soci di Azione Cattolica. L’incontro sarà così articolato:
Ore 17,00 Incontro di preghiera presieduto dall’assistente parrocchiale Don Antonio Eboli.
Ore 17,30 Intervento del presidente diocesano Salvatore Schiralli e del presidente parrocchiale Francesco Mendolicchio
Ore 18,15 Votazione per eleggere i nuovi membri del consiglio parrocchiale di A.C.

sabato 30 ottobre 2010

Il Vangelo diDomenica 31 Ottobre 2010

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Parola del Signore

domenica 17 ottobre 2010

Il Vangelo di Domenica 17 Ottobre 2010

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Parola del Signore

domenica 10 ottobre 2010

ISCRIZIONI A.C.R

VANGELO (Lc 17,11-19)

VANGELO (Lc 17,11-19)

+ Dal Vangelo secondo Luca
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

Parola del Signore

sabato 2 ottobre 2010

IL Vangelo di Domenica 3 Ottobre 2010

+ Dal Vangelo secondo Luca



In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Parola del Signore

mercoledì 29 settembre 2010

Inaugurazione Anno catechistico 2010-2011

A fianco una sintesi della recita fatta a Luglio durante i festeggiamenti della Madonna Stella Maris.

domenica 26 settembre 2010

Il Vangelo di Domenica 26 Settembre 2010

+ Dal Vangelo secondo Luca


In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».


Parola del Signore

domenica 19 settembre 2010

+ Dal Vangelo secondo Luca


In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:
«Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.
L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.
Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
Parola del Signore.

domenica 12 settembre 2010

Il VAngelo di Domenica 12 Settembre 2010

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te;! non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vit! a, era perduto ed è stato ritrovato”».



Parla del Signore.

domenica 5 settembre 2010

Il VAngelo di Domenica 5 Settembre 2010

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Parola del Signore

domenica 29 agosto 2010

Il Vangelo di Domenica 29 Agosto 2010





+ Dal Vangelo secondo Luca
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».



Parola del Signore

domenica 22 agosto 2010

Il Vangelo di Domenica 22 Agosto 2010

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.
Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Parola del Signore

sabato 7 agosto 2010

Il Vangelo di Domenica 8 Agosto 2010



+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.
Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

Parola del Signore.

sabato 24 luglio 2010

Venerdì 23 Luglio 2010-Benedetto quadro di Vincenzo Pentrelli


Dopo la Santa Messa Celebrata da Don Andrea Favale,il Parroco Don Antonio benedice il quadro donato alla Parrocchia dal pittore Vincenzo Pentrelli.Per ingrandire la foto cliccare sulla stessa.

domenica 18 luglio 2010

Il Vangelo di Domenica 18 Luglio 2010



+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Parola del Signore

lunedì 12 luglio 2010

A NOZZE CON LE COZZE- Terza Edizione



I ristoranti a mare si sfidano a colpi di pietanze a base di cozze
A Nozze con le cozze: terza edizione
La manifestazione in programma a Palese il 26 Luglio

Si avvicinano i festeggiamenti in onore della Madonna Stella Maris a Palese previsti per il periodo dal 23 al 26 Luglio 2010. Tra quelli civili assume particolare rilevo la sagra “A nozze con le cozze” alla sua terza edizione curata dall’Associazione Stella Maris che si svolgerà il 26 Luglio alle ore 20,30 presso la Parrocchia Stella Maris
La sagra, nasce come coinvolgimento gastronomico di tutti i ristoratori del litorale palesino, in una sorta di gara di pietanze a base di cozze.
L'evento si svilupperà all'interno del piazzale della Parrocchia Stella Maris, in Palese, sita in prossimità del lungomare e del porto di Palese.
Secondo il presidente delegato del Comitato feste Stella Maris ,Riccardo M.Rizzi, l'ubicazione della Chiesa fa sì che il legame, spirituale, territoriale fra il mare ,coloro che operano e vivono e la Parrocchia, sia estremamente univoco.
Rizzi ricorda che l'origine storica dell'idea, risiede nella circostanza accertata della esistenza delle "sciale", piccole trattorie adibite a degustazioni delle cozze che venivano depurate naturalmente. Infatti in prossimità delle sciale, in mare, vi erano soffioni di acqua dolce proveniente dalle falde freatiche denominate "acque di cristo" .
Palese-continua il presidente- ha da sempre un rapporto privilegiato con il mare: la sua nascita si ritrova in insediamenti risalenti all'età neolitica, tutt'ora evidenti lungo la costa. La sagra ha la pretesa anche di rivalutare il lungomare palesino, riqualificare il territorio, dare un supporto alle attività economiche ed infine riprendere le tradizioni.
Parteciperanno a questa vetrina gastronomica: i ristoranti a mare lo Scoglio, Casablanca, Paradise, L'Ancora, la Vela. , La Barcaccia, il Galeone
La materia prima (le cozze) sarà offerta da” La Boutique dei Frutti di Mare” da degustare insieme a ottimi vini tipici, offerti da Vittorio Cavaliere.
Sarà presente anche un angolo dei dolci a cura della pasticceria “ II Fornarino”.
Per questo evento, probabilmente unico, nell’hinterland barese ,Rizzi auspica una partecipazione massiccia da parte della cittadinanza, soprattutto dei comuni vicini.

Gaetano Macina

sabato 3 luglio 2010

Il Vangelo di Domenica 4 Luglio 2010

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

Parola del Signore

domenica 27 giugno 2010

Il Vangelo di Domenica 27 Giugno 2010

Dal Vangelo secondo Luca
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio».
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».

Parola del Signore

domenica 20 giugno 2010

Il Vangelo di Domenica 20 Giugno 2010



Dal Vangelo secondo Luca
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà».

Parola del Signore

domenica 6 giugno 2010

CORPUS DOMINI 2010


La prima Foto,a breve un ampio servizio e filmati.

Il Vangelo di Domenica 6 Giugno 2010



+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

Parola del Signore

martedì 1 giugno 2010

Gita a Miragica -Molfetta

Sabato 12 Giugno 2010 tutti i ragazzi del catechismo dalla V^ elementare alla III^ media potranno partecipare alla gita che si terrà a Miragica(Molfetta).
Programma: Ore 9,00 incontro presso Parrocchia con momento di preghiera iniziale
Ore 18,00 rientro ; Pranzo al sacco.
Costo complessivo Euro 15,00 per info e adesioni Anna Nicolamarino Tel 347/3444266

venerdì 28 maggio 2010

Il Vangelo di Domenica 31 Maggio 2010



+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore

domenica 16 maggio 2010

Il VAngelo di Domenica 16 Maggio 2010

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.


Parola del Signore

martedì 11 maggio 2010

Piano Particolareggiato S:Spirito

venerdì 14 maggio p.v. alle ore 18 si terrà nella sala circoscrizionale una assemblea pubblica sul piano particolareggiato di Santo Spirito.
Interverrà l'assessore all'urbanistica Elio Sannicandro

sabato 8 maggio 2010

Il Vangelo di Domenica 9 Maggio 2010



+ Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù disse : «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».Parola del Signore

giovedì 6 maggio 2010

SERVIZIO LITURGICO MAGGIO 2010


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mercoledì 5 maggio 2010

Prima Circoscrizione: consultazione nome per nuova piazza


Prima Circoscrizione Santo Spirito – Palese
Via G. Priolo 2, 70128 Bari Palese – fax 0805776041
Palese, 03/05/2010

OGGETTO: CONSULTAZIONE PER LA DENOMINAZIONE DELLA NUOVA PIAZZA SEDE DELLA CIRCOSCRIZIONE

AI DIRIGENTI SCOLASTICI
DELLE SCUOLE DELLA PRIMA CIRCOSCRIZIONE

EGREGI DIRIGENTI SCOLASTICI,
È INTENZIONE DELLA PRIMA CIRCOSCRIZIONE FORMULARE ALL’ASSESSORATO COMPETENTE UNA PROPOSTA DI DENOMINAZIONE PER L’ERIGENDA PIAZZA CIRCOSCRIZIONALE CHE OSPITERÀ LA NUOVA SEDE DELLA PRIMA CIRCOSCRIZIONE PALESE SANTO SPIRITO.
A TAL FINE, LA COMMISSIONE CIRCOSCRIZIONALE AGLI AFFARI GENERALI, PER RENDERE EFFETTIVA LA PIÙ AMPIA PARTECIPAZIONE DELLA COMUNITÀ CIVILE LOCALE, HA RICHIESTO UNA CONSULTAZIONE DEGLI STUDENTI DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI CHE HANNO SEDE NELLA PRIMA CIRCOSCRIZIONE.
CIASCUNA SCUOLA POTRÀ INDICARE ALLA CIRCOSCRIZIONE, PREVIA CONSULTAZIONE DELLA PROPRIA POPOLAZIONE STUDENTESCA, DA ATTUARE NELLE FORME E NEI MODI CHE VORRÀ, UNA “ROSA DI NOMI” (DA UNO A TRE NOMI PER OGNI ISTITUZIONE SCOLASTICA).
LE PROPOSTE – CHE POTRANNO RIGUARDARE NOMI DI PERSONAGGI LEGATI ALLA STORIA E ALLE TRADIZIONI DI PALESE (OVVERO DELL’INTERO TERRITORIO CIRCOSCRIZIONALE), OPPURE NOMI COLLETTIVI, O NOMI ASTRATTI – DOVRANNO ESSERE PRESENTATE ENTRO IL 28 MAGGIO 2010 PRESSO GLI UFFICI CIRCOSCRIZIONALI, ANCHE A MEZZO FAX, E DOVRANNO ESSERE CORREDATE DA CONCISE MOTIVAZIONI PER CIASCUN NOME PROPOSTO E DALL’EVENTUALE INDICAZIONE DI UNA GRADUATORIA TRA I NOMI PROPOSTI (SULLA SCORTA DEL MAGGIORE GRADIMENTO E/O CONSENSO OTTENUTO DA CIASCUN NOME NELLA CONSULTAZIONE DELLA PROPRIA POPOLAZIONE STUDENTESCA).
TRA LE PROPOSTE PERVENUTE, GLI ORGANISMI CIRCOSCRIZIONALI SELEZIONERANNO, NEL RISPETTO DELLA NORMATIVA VIGENTE E SULLA SCORTA DI EVENTUALI ULTERIORI VALUTAZIONI E/O CONSULTAZIONI, IL NOME DA PROPORRE PER LA PIAZZA.
NEL RINGRAZIARE DELL’ATTENZIONE, PORGIAMO DISTINTI SALUTI

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AFFARI GENERALI
Antonio Di Staso
IL PRESIDENTE DELLA CIRCOSCRIZIONE
Erio Di Liso

sabato 1 maggio 2010

80 ANNI ! AUGURI DON NICOLA !


Don Nicola Troccoli Domenica 2 Maggio 2010 compie 80 Anni.
AUGURI VIVISSIMI dalla Redazione

Il vangelo di domenica 2 Maggio 2010

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Quando Giuda fu uscito , Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

Parola del Signore

sabato 24 aprile 2010

Il Vangelo di Domenica 25 Aprile 2010



VANGELO (Gv 10,27-30)
Alle mie pecore io do la vita eterna.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

Parola del Signore

mercoledì 21 aprile 2010

Fratres Palese: ricordiamo Gianmarko Bellini

Una targa della Fratres per commemorare Gianmarko Bellini
La Fratres di Palese ha intitolato la sala donazioni a Gianmarko Bellini un ragazzo di Palese morto prematuramente all’età di 10 anni.Una cerimonia semplice e toccante si è svolta Domenica scorsa presso la sede della Associazione Frates-San Michele Arcangelo a Palese. Si commemorava Gianmarko Bellini,un giovane palesino morto a dieci anni i cui genitori autorizzarono l’espianto dei suoi organi a favore di ragazzi in attesa di trapianto. Un gesto nobile ed altruista ,un esempio da seguire come è stato rimarcato dal Presidente dell’AIDO Vito Scarone,che dopo un breve discorso ha letto alcune poesie di bambini dedicate alla donazione tra cui una ,molto indicativa, scritta da una bambina : chi decide di non donare dovrebbe avere il coraggio in caso di bisogno di non ricevere. L’A.I.D.O ( Associazione Italiana per la donazione di Organi, Tessuti e Cellule)raccoglie tutti i donatori potenziali che accettano volontariamente di donare i propri organi, tessuti e cellule in caso di morte. L'Associazione ha sede legale e direzione operativa a Roma ed ha diverse sedi in tutte le regioni italiane. Nacque come Associazione Italiana Donatori Organi il 26 febbraio 1973 a Bergamo, come espansione di una realtà all’epoca solo cittadina.All'epoca della fondazione, in Italia era possibile solo il trapianto di rene e l'urgenza delle donazioni era amplificata dalla difficoltà che i nefropatici dovevano affrontare per sottoporsi alla dialisi, unica cura possibile.Dopo solo 4 anni, AIDO superò i 70.000 iscritti e le 600 sedi comunali. La cerimonia, a cui hanno partecipato numerosi cittadini, si è svolta nella scuola elementare Duca D'Aosta nei locali messi a disposizione dall'Amministrazione Comunale e dalla direzione didattica. La Fratres di Palese ha sede nei locali occupati anni fa dall'asilo, dove sono stati allestiti punti di prelievo del sangue moderni e funzionali per garantire un servizio celere e mettere a proprio agio i donatori in particolare quanti lo fanno per la prima volta. Alla cerimonia erano presenti anche il Presidente della Prima Circoscrizione Erio Di Liso ed i due parroci,Don Antonio Eboli di Stella Maris e, Don Vito Didonna di San Michele .Quest’ultimo prima di benedire la targa di Gianmarko si è soffermato sugli aspetti importanti della cultura del donare e la Fratres-ha detto- ha saputo cogliere la bellezza di tutto questo,donare per fare vivere .Don Antonio invece ha parlato del valore del dono della vita ricevuto da Dio che poi, donato a sua volta, genera vita e speranza negli altri. Ha suscitato un momento di profonda commozione il breve ma significativo intervento della mamma di Gianmarko: la nostra forza di andare avanti –ha detto fra le lacrime- è sapere che nostro figlio vive in altre persone e di questo bisogna parlarne sempre ed ovunque. Erano presenti anche gli amici ed i compagni di scuola di Gianmarko . La scelta della Fratres di dedicare la sala donazione sangue a Giammarko è significativa .Di questo ha parlato il nuovo Presidente della Fratres San Michele Arcangelo,Antonio Ranieri .Un esempio a giovani e meno giovani per sensibilizzarli alla cultura della donazione verso chi ne ha bisogno ed a tenere sempre presente nella loro mente un pensiero di solidarietà umana e cristiana “ Gesu' ha versato il suo sangue per noi ,e noi saremmo ben lieti di fare lo stesso per coloro che ne hanno bisogno ,"Donare il sangue è un gesto di civiltà e di amore per il prossimo. L’impegno della Fratres è di crescere nel territorio riguardo le donazioni di sangue,del midollo osseo ma anche della donazione da parte delle puerpere del cordone ombelicale. Ranieri in ultimo ha lanciato un appello ai residenti del quartiere e di tutta la Prima Circoscrizione a donare il sangue a favore dei bisognosi. Una necessità ancor più impellente nel prossimo periodo estivo quando la carenza di sangue si fa sentire di più ed è più difficile coprire il fabbisogno.
Gaetano Macina

domenica 18 aprile 2010

Il Vangelo di Domenica 18 Aprile 2010

VANGELO (Gv 21,1-19)
Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e! ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Parola del Signore.

lunedì 12 aprile 2010

Venerdì parliamo di acqua

ARCIDIOCESI di BARI – BITONTO
Ufficio del Mondo Sociale e del Lavoro

L’ACQUA È UN BENE DI TUTTI
riflessioni a due voci dalla enciclica Caritas in Veritate
aspetti biblico-teologici
prof. Giuseppe Micunco
Direttore Ufficio Laicato
Arcidiocesi di Bari-Bitonto
aspetti socio-economici
prof. Domenico Viti
Dipartimento
Scienze Giuridiche Privatistiche
Università di Foggia
Venerdì 16 aprile 2010
ore 19.30
Parrocchia Stella Maris Bari-Palese
II Trav. Via Vittorio Veneto
La cittadinanza è invitata

Villa Luce a S.Spirito non chiude: intervista esclusiva al consigliere De Gennaro ed al Dott.Caroli

sabato 3 aprile 2010

Il vangelo di Pasqua 2010


VANGELO (Gv 20,1-9) Egli doveva risuscitare dai morti.
+ Dal Vangelo secondo GiovanniIl primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.Parola del Signore

Giovedi Santo 2010


domenica 28 marzo 2010

Programma Liturgico Pasqua 2010

Programma liturgico della Settimana Santa
Lunedì Santo 29.03.2010
 Ore 19.00 - Santa Messa
 Ore 19.30 - Catechesi sulla Settimana Santa
Martedì Santo 30.03.2010
 Ore 18.15 - Rosario
 Ore 18.45 - Coroncina a Santa Rita (in anticipo del
giovedì)
 Ore 19.00 - Santa Messa con riflessione su Santa Rita

Mercoledì Santo 31.03.2010
 Ore 19.00 - Santa Messa
 Ore 19.30 - Liturgia penitenziaria comunitaria
Giovedì Santo 01.04.2010
 Ore 10.00 - Messa crismale celebrata dal Vescovo presso
la Cattedrale di Bari
 Ore 19.00 - Santa Messa “in Coena Domini”
 Ore 22.00 - Adorazione eucaristica comunitaria
Venerdì Santo 02.04.2010
 Ore 09.00 - Recita dell’Ufficio delle letture
 Ore 10.00 - Adorazione comunitaria per A.C.R., per i
ministranti e per i ragazzi della 1^, 2^ e 3^
media
 Ore 11.00 - Adorazione comunitaria per ragazzi della 4^
e 5^ elementare
 Ore 15.00 - Liturgia della “Passione del Signore”
 Ore 17.30 - Via Crucis comunitaria
Sabato Santo 03.04.2010
 Ore 09.00 - Recita dell’Ufficio delle letture
 Ore 22.00 - Veglia Pasquale (ingresso dalle ore 21.00)
Domenica di Pasqua 04.04.2010
 Ore 09.00 - Santa Messa Pasquale del mattino
 Ore 11.00 - Santa Messa solenne della Risurrezione del
Signore
 Ore 19.00 - Santa Messa Pasquale vespertina
Lunedì di Pasquetta 05.04.2010
 Ore 09.00 - Santa Messa

mercoledì 24 marzo 2010

Programma Liturgico Domenica delle Palme 2010

Domenica delle Palme 28 Marzo 2010

Sabato:
¨ Ore 19.00 - Messa Vespertina con benedizione delle
palme

Domenica
¨ Ore 10.30 - Benedizione solenne delle palme
nel piazzale interno della chiesa - Processione

¨ Ore 11.00 - Santa Messa Solenne

¨ Ore 19.00 - Messa Vespertina con benedizione delle
palme

sabato 20 marzo 2010

Il Vangelo di Domenica 21 Marzo 2010



+ Dal Vangelo secondo Giovanni





In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

sabato 6 marzo 2010

Il Vangelo di Domenica 7 Marzo 2010



Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

domenica 21 febbraio 2010

VISITA PASTORALE


A breve un servizo filmato sull'avvenimento

il Vangelo di Domenica 21 Febbraio 2010



+ Dal Vangelo secondo Luca


In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.Parola del Signore

domenica 14 febbraio 2010

Visita Pastorale dell'Arcivescovo di Bari Mons.Cacucci dal 18 al 21 Febbraio 2010


Programma di visita pastorale

Giovedi 18/02
-ore17,30: accoglienza del Vescovo e incontro con i ragazzi,con i genitori e con i catechisti della cresima
-ore 18,30:Celebrazione della S.Messa
-ore 19,30:Assemblea parrocchiale
Venerdi 19/02
-ore 10,00 Visita ammalati
-ore 17,30:confessioni
-ore 18,30:via Crucis
-ore 20,00 incontro con i giovani
Sabato 20/02
- ore 09.30: Incontro con le Scuole del territorio
- ore 11.00: Visita alla comunità delle Suore Francescane del Crocifisso
- ore 11.30: Visita alla comunità delle Suore Francescane Alcantarine
- ore 17.30: Incontro con l’Oratorio
- ore 18.00: Confessioni
- ore 18.30: Celebrazione della S.Messa
- ore 19.30: Incontro con il Consiglio Pastorale Parrocchiale Provvisorio e con il consiglio affari Economici
Domenica 21/02
- ore 10.00: Confessioni
- ore 11.00: Celebrazione della S.Messa
- ore 18.30: Celebrazione della S.Messa con le conclusioni dell’Arcivescovo sulla visita pastorale

sabato 13 febbraio 2010

Il Vangelo di Domenica 14 Gennaio 2010

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne.
Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

Parola del Signore

lunedì 1 febbraio 2010

Il Presidente Di Liso si autospende


AL SINDACO DELLA CITTÀ DI BARI

PALESE, 1 FEBBRAIO 2010

Caro Signor Sindaco,
apprendo con vivo dolore delle pressanti richieste rivolte ai Consiglieri Regionali al fine di rinviare la proposta di delibera sull’autonomia di Palese-S.Spirito approvata all’unanimità dalla competente commissione regionale. Mi permetto di ricordarti che l’impegno sulla definitiva conclusione dell’iter procedurale in materia è stato da me assunto nel documento politico-programmatico circoscrizionale sottoscritto da tutti i partiti di centrosinistra nella scorsa campagna elettorale. Pertanto, non intendendo essere tacciato di incoerenza e inaffidabilità dai nostri elettori così generosi nei nostri confronti, confermo il mio più fermo dissenso per ogni forma di condizionamento sulla volontà sovrana del Consiglio Regionale, qualunque essa sia. Non escludo, infine, ulteriori mie iniziative volte a tutelare la mia immagine pubblica comprese le mie dimissioni, dolorose ma doverose. Pertanto, comunico che, a far presente dalla data odierna, mi sospendo da ogni attività politica, fatta eccezione per gli atti amministrativi inderogabili, fino alle determinazioni in merito del Consiglio Regionale.
Cordialmente,
Saverio Di Liso
Bravo Presidente mostriamo a questo Sindaco-Pinocchio che a Palese e Santo Spirito ci sono uomini coerenti con le loro idee fino alle estreme conseguenze.
Il Webmaster

domenica 31 gennaio 2010

Il Vangelo di Domenica 31/01/2010

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

sabato 23 gennaio 2010

Il Vangelo di Domenica 24 Gennaio 2010



Dal Vangelo secondo Luca
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Parola del Signore