Lunedì 19/11/2007 alle 19.00 CINEFORUM NEL SALONE PARROCCHIALE, sarà proiettato il film "ALLA LUCE DEL SOLE"dedicato ai ragazzi dalla Seconda Media all'Università. Per la trama clicca il Link seguente
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=35486
Mercoledì 21/11/2007 19,15. Incontro ministri istituiti.
Giovedì 22/11/2007 19,15- Catechesi per giovani e adulti sul'avvento
Sabato 24/11/2007 16,00 Incontro gruppi musicali
domenica 18 novembre 2007
Incontro di Don Eboli con la comunità parrocchiale di Stella Maris del 15/11/2007
Per una programmazione pastorale rinnovata della parrocchia Stella Maris
Diventare «un cuor solo e un’anima sola» non è una proposta di vita destinata ad una élite di persone, ma un progetto pastorale per la parrocchia intera. Occorre chiedersi se le energie da essa profuse nella sua azione pastorale sono orientate a questo progetto o non sono, molte volte, distolte altrove e sprecate. Perché tutto, in fondo, è strumentale a questo obiettivo. Ogni iniziativa ha il suo indiscutibile valore. Ma tutto serve fondamentalmente a costruire la comunità e a renderla testimone autentica del Signore risorto. Alla parrocchia spetta, dunque, il. compito di educare il popolo di Dio ai dialogo e all’incontro, al confronto e alla collaborazione, alla condivisione e alla solidarietà reciproca, alla costante ricerca dell’unità, ricomincianda ogni giorno e rialzandosi ogni volta che si inciampa e si cade. Per questo la parrocchia deve spendere se stessa, svolgendo il suo improrogabile ruolo educativo.
Ecco alcune priorità su cui puntare.
Educare a rinunciare a un po del «calduccio» del proprio recinto per uscire fuori andando alla ricerca di chi è escluso dalla comunione, per accoglierlo incondizionata- mente.
Educare a non coltivare il proprio «orticello» per imparare a lavorare insieme nella vigna del:Signore.
Educare ad ascoltare chi ha un ruolo di guida nella Chiesa, accettando orientamenti e imperativi pastorali ineludibili..
Educare ad accogliere i carismi di tutti imparando lo stile della complementarità e della corresponsabilità..
Educare a rinunciare ai propri progetti per realizzare un progetto comune, cominciando per esempio ad accettare che il proprio calendario di gruppo sia subordinato a quello parrocchiale e dando quindi la precedenza ai momenti di programmazione e di verifica comunitari. . .
Educare a cercare le cose chè uniscono e a.trasurare quelle che dividono. Educare alla gratuità e alla libertà del dono di se stessi, del praoprio tempo, delle proprie qualità e competenze.
Educare soprattutto a mettere al centro Cristo, la sua Persona, la sua Parola, perché è solo attorno a lui che è possibile fare unità.
Diventare «un cuor solo e un’anima sola» non è una proposta di vita destinata ad una élite di persone, ma un progetto pastorale per la parrocchia intera. Occorre chiedersi se le energie da essa profuse nella sua azione pastorale sono orientate a questo progetto o non sono, molte volte, distolte altrove e sprecate. Perché tutto, in fondo, è strumentale a questo obiettivo. Ogni iniziativa ha il suo indiscutibile valore. Ma tutto serve fondamentalmente a costruire la comunità e a renderla testimone autentica del Signore risorto. Alla parrocchia spetta, dunque, il. compito di educare il popolo di Dio ai dialogo e all’incontro, al confronto e alla collaborazione, alla condivisione e alla solidarietà reciproca, alla costante ricerca dell’unità, ricomincianda ogni giorno e rialzandosi ogni volta che si inciampa e si cade. Per questo la parrocchia deve spendere se stessa, svolgendo il suo improrogabile ruolo educativo.
Ecco alcune priorità su cui puntare.
Educare a rinunciare a un po del «calduccio» del proprio recinto per uscire fuori andando alla ricerca di chi è escluso dalla comunione, per accoglierlo incondizionata- mente.
Educare a non coltivare il proprio «orticello» per imparare a lavorare insieme nella vigna del:Signore.
Educare ad ascoltare chi ha un ruolo di guida nella Chiesa, accettando orientamenti e imperativi pastorali ineludibili..
Educare ad accogliere i carismi di tutti imparando lo stile della complementarità e della corresponsabilità..
Educare a rinunciare ai propri progetti per realizzare un progetto comune, cominciando per esempio ad accettare che il proprio calendario di gruppo sia subordinato a quello parrocchiale e dando quindi la precedenza ai momenti di programmazione e di verifica comunitari. . .
Educare a cercare le cose chè uniscono e a.trasurare quelle che dividono. Educare alla gratuità e alla libertà del dono di se stessi, del praoprio tempo, delle proprie qualità e competenze.
Educare soprattutto a mettere al centro Cristo, la sua Persona, la sua Parola, perché è solo attorno a lui che è possibile fare unità.
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